“Un’alternativa per l’Europa”, tavola rotonda a Firenze il 29 giugno


Interverranno lo stesso Harlem Desir, attuale deputato al Parlamento Europeo e candidato alla segreteria del Partito Socialista Francese, Anni Podimata, eurodeputata PASOK e relatrice al Parlamento Europeo per la tassa sulle transazioni finanziarie, e i tre eurodeputati PD – Sergio Cofferati, Leonardo Domenici e Gianni Pittella – tra i primi firmatari italiani del Manifesto. Hannes Swoboda, presidente del Gruppo S&D al Parlamento Europeo, chiuderà la tavola rotonda.
Saranno inoltre presenti anche Andrea Manciulli, segretario PD Toscana, e Nichi Vendola, presidente nazionale SEL. Sono stati invitati a partecipare tutti i firmati dell’appellopubblicato su europeansocialistalternative.eu
Primarie,Manciulli: “Se Matteo vuole candidarsi,
ci spieghi il programma per l’Italia”



di Massimo Vanni
Manciulli, lei è il segretario toscano del Pd, che pensa del dossier berlusconiano su Renzi candidato premier?
«A me la politica fatta di colpi bassi non piace».
Ma secondo lei…
«Questi del centrodestra sono proprio alla disperazione. E pensano ancora alla politica come se fosse un film».
Bersani ha accettato le primarie per aprire le porte del Pd però l’effetto è per ora opposto: scontri e chiamate alle armi da entrambe le parti.
«Credo che il Pd si debba occupare dei problemi reali del Paese, dopo tre anni di crisi non si vede ancora l’uscita. Il governo Monti è partito bene, dopo le amministrative però è tornato Berlusconi e le cose si stanno complicando».
Vede un rischio di elezioni ad ottobre?
«Il Pd sosterrà Monti fino in fondo, chiedendo di correggere le cose che ci sembrano di dover correggere, a cominciare dagli esodati. La gente non sa come arrivare in fondo al mese. E il primo partito di questo Paese si deve occupare del Paese».
Renzi ribatte che deve essere un altro Pd a farlo, perché questa classe politica ha già fallito.
«A differenza sua il rinnovamento non l’abbiamo annunciato ma fatto. E i risultati elettorali sono lì a dirlo. Perché una classe dirigente nuova ha senso se ha un progetto. E invece qui sento un disco rotto che parla di primarie e di regole».
Bersani il progetto ce l’ha?
«Ha detto chiaramente che la via è quella della crescita, in sintonia con Hollande e con le forze che potrebbero vincere in Germania. Il confronto sulla leadership si misura su questo, non assecondando l’antipolitica».
Anche Renzi ha un progetto: se vinco io andate tutti a casa.
«Noto che l’essere contro qualcosa è più forte di tutto. Si accarezza la pancia agli elettori piuttosto che dire cosa si vuole fare peri il Paese. Credo invece che si debba parlare dello Stato sociale che non va smantellato ma riformato per le giovani generazioni. Del lavoro e della giustizia sociale in nome della quale chiedere a chi ha di più di contribuire di più per l’istruzione, l’emergenza abitativa e per i nostri figli».
E il rinnovamento del ceto politico?
«Non basta qualche battuta in tv per essere dirigente. Chi arriverà deve essere più internazionale di chi c’era. La politica deve tornare ad essere fatta con competenza e cultura. Deve avere concretezza, anziché lasciarsi andare agli slogan».
Renzi come Berlusconi di sinistra dunque?
«Macché Berlusconi, però non basta parlare, le cose vanno fatte. E invece abbiamo avuto più sogni che infrastrutture».
Il sindaco non dovrebbe candidarsi?
«Tre anni fa, lo slogan della sua campagna elettorale era “Prima Firenze”. Adesso però lascia Firenze, decide di candidarsi prima di vedere il cambiamento che aveva promesso».
Segretario, cos’è per lei il rinnovamento?
«L’abbiamo fatto: alle ultime elezioni abbiamo visto novità generazionali come Bertinelli a Pistoia e novità politiche come Tambellini a Lucca. Se mettessimo insieme nella stessa stanza tutti i nuovi dirigenti di questi anni sarebbe una foto impressionante. Ma vorrei discutere di quali idee mettere in campo perl’Italia e su questo vorrei confrontarmi serenamente».
A quando le primarie per i parlamentari?
«Prima quelle per il leader della coalizione, poi quelle dei candidati del Pd».
Provincia per provincia con un listino di “fuori quota”?
«Dipenderà dalla legge elettorale. E mi sarei anche stufato di prendere lezioni di primarie da chi non le ha mai fatte. Io l’ho fatte tre volte e sono pronto a mettermi in gioco in ogni momento su tutto il territorio regionale, come ho sempre fatto. Ma rimango convinto che la rappresentanza non possa essere fatta solo da chi vince la competizione locale: Ciampi avrebbe vinto le primarie prima di arrivare a Palazzo Chigi? Perché in politica c’è bisogno di competenze di alto livello che non necessariamente vincono le primarie».
Primarie,Manciulli: “Se Matteo vuole candidarsi,
ci spieghi il programma per l’Italia”



di Massimo Vanni
Manciulli, lei è il segretario toscano del Pd, che pensa del dossier berlusconiano su Renzi candidato premier?
«A me la politica fatta di colpi bassi non piace».
Ma secondo lei…
«Questi del centrodestra sono proprio alla disperazione. E pensano ancora alla politica come se fosse un film».
Bersani ha accettato le primarie per aprire le porte del Pd però l’effetto è per ora opposto: scontri e chiamate alle armi da entrambe le parti.
«Credo che il Pd si debba occupare dei problemi reali del Paese, dopo tre anni di crisi non si vede ancora l’uscita. Il governo Monti è partito bene, dopo le amministrative però è tornato Berlusconi e le cose si stanno complicando».
Vede un rischio di elezioni ad ottobre?
«Il Pd sosterrà Monti fino in fondo, chiedendo di correggere le cose che ci sembrano di dover correggere, a cominciare dagli esodati. La gente non sa come arrivare in fondo al mese. E il primo partito di questo Paese si deve occupare del Paese».
Renzi ribatte che deve essere un altro Pd a farlo, perché questa classe politica ha già fallito.
«A differenza sua il rinnovamento non l’abbiamo annunciato ma fatto. E i risultati elettorali sono lì a dirlo. Perché una classe dirigente nuova ha senso se ha un progetto. E invece qui sento un disco rotto che parla di primarie e di regole».
Bersani il progetto ce l’ha?
«Ha detto chiaramente che la via è quella della crescita, in sintonia con Hollande e con le forze che potrebbero vincere in Germania. Il confronto sulla leadership si misura su questo, non assecondando l’antipolitica».
Anche Renzi ha un progetto: se vinco io andate tutti a casa.
«Noto che l’essere contro qualcosa è più forte di tutto. Si accarezza la pancia agli elettori piuttosto che dire cosa si vuole fare peri il Paese. Credo invece che si debba parlare dello Stato sociale che non va smantellato ma riformato per le giovani generazioni. Del lavoro e della giustizia sociale in nome della quale chiedere a chi ha di più di contribuire di più per l’istruzione, l’emergenza abitativa e per i nostri figli».
E il rinnovamento del ceto politico?
«Non basta qualche battuta in tv per essere dirigente. Chi arriverà deve essere più internazionale di chi c’era. La politica deve tornare ad essere fatta con competenza e cultura. Deve avere concretezza, anziché lasciarsi andare agli slogan».
Renzi come Berlusconi di sinistra dunque?
«Macché Berlusconi, però non basta parlare, le cose vanno fatte. E invece abbiamo avuto più sogni che infrastrutture».
Il sindaco non dovrebbe candidarsi?
«Tre anni fa, lo slogan della sua campagna elettorale era “Prima Firenze”. Adesso però lascia Firenze, decide di candidarsi prima di vedere il cambiamento che aveva promesso».
Segretario, cos’è per lei il rinnovamento?
«L’abbiamo fatto: alle ultime elezioni abbiamo visto novità generazionali come Bertinelli a Pistoia e novità politiche come Tambellini a Lucca. Se mettessimo insieme nella stessa stanza tutti i nuovi dirigenti di questi anni sarebbe una foto impressionante. Ma vorrei discutere di quali idee mettere in campo perl’Italia e su questo vorrei confrontarmi serenamente».
A quando le primarie per i parlamentari?
«Prima quelle per il leader della coalizione, poi quelle dei candidati del Pd».
Provincia per provincia con un listino di “fuori quota”?
«Dipenderà dalla legge elettorale. E mi sarei anche stufato di prendere lezioni di primarie da chi non le ha mai fatte. Io l’ho fatte tre volte e sono pronto a mettermi in gioco in ogni momento su tutto il territorio regionale, come ho sempre fatto. Ma rimango convinto che la rappresentanza non possa essere fatta solo da chi vince la competizione locale: Ciampi avrebbe vinto le primarie prima di arrivare a Palazzo Chigi? Perché in politica c’è bisogno di competenze di alto livello che non necessariamente vincono le primarie».
Sisma, Bonaccini: “Raccolti dal Pd 380mila euro”
Manciulli: “Contributi anche dalle Feste toscane”



A un mese circa dalla prima scossa il Pd vuole continuare a tenere alta l’attenzione sulla campagna di raccolta fondi per i terremotati.
Diversi i modi in cui si articolerà quest’impegno, come illustrato oggi a Firenze dal segretario Manciulli e dal responsabile organizzazione del Pd regionale Enrico Casini, alla presenza del segretario dei democratici emiliani Stefano Bonaccini.
Il Pd toscano invita a effettuare le donazioni sul conto corrente bancario appositamente aperto dal Pd emiliano.
La somma che sarà raccolta verrà interamente devoluta ai comuni, in accordo con la Regione, il cui presidente Errani è stato nominato Commissario per l’emergenza.
Questo l’IBAN del conto corrente aperto presso UNIPOL BANCA intestato a “EMERGENZA TERREMOTO EMILIA-ROMAGNA” Partito Democratico Emilia-Romagna: IT02 N031 2702 4100 0000 000 1 494.
“Innanzitutto – ha esordito Stefano Bonaccini – vorrei ringraziare quanti hanno già effettuato un versamento al conto corrente per l’emergenza: alle 13 di oggi sono stati raccolti 380mila euro con 1700 donazioni singole. Inoltre il Pd dell’Emilia Romagna si è messo fin da subito a disposizione delle istituzioni e ha consegnato alla Protezione Civile tensostrutture solitamente utilizzate per le feste del partito. Altro esempio, i magazzini della festa di Modena adesso sono punto di stoccaggio per gli aiuti. La popolazione ha la determinazione per ripartire ma serve un sostegno da parte di tutti, per questo rinnoviamo l’appello alla generosità per contribuire alla ripresa”.
“Un partito – dice Andrea Manciulli – nasce anche dallo spirito di comunità e solidarietà. Questa mobilitazione la facciamo con grande partecipazione e impegno volendo darle continuità anche dopo che i riflettori si spengneranno. Stiamo cercando di moltiplicare le iniziative. Siamo molto legati all’Emilia e un pensiero lo rivolgiamo anche ai lavoratori e al mondo delle imprese. Il terremoto ha colpito zone tra le più brillanti e produttive del paese che proprio in queste settimane stanno vivendo momenti di grande difficoltà. L’auspicio è che le varie attività possano riprendere al più presto”.
“In tutte le feste del partito in Toscana – spiega Enrico Casini – che si svolgeranno in questi mesi, ci saranno serate dedicate e punti raccolta dove poter fare le donazioni. Inoltre, come è stato fatto già in queste settimane, verranno organizzate ancora cene specifiche il cui ricavato verrà devoluto per l’emergenza. Tutte le federazioni del Pd toscano, poi, si sono attivate per formare gruppi di acquisto per il parmigiano di aziende colpite direttamente dal sisma”.
Leggi anche Terremoto, Manciulli e Bonaccini rinnovano l’appello: “Aiutiamo la popolazione emiliana”
Sisma, Bonaccini: “Raccolti dal Pd 380mila euro”
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A un mese circa dalla prima scossa il Pd vuole continuare a tenere alta l’attenzione sulla campagna di raccolta fondi per i terremotati.
Diversi i modi in cui si articolerà quest’impegno, come illustrato oggi a Firenze dal segretario Manciulli e dal responsabile organizzazione del Pd regionale Enrico Casini, alla presenza del segretario dei democratici emiliani Stefano Bonaccini.
Il Pd toscano invita a effettuare le donazioni sul conto corrente bancario appositamente aperto dal Pd emiliano.
La somma che sarà raccolta verrà interamente devoluta ai comuni, in accordo con la Regione, il cui presidente Errani è stato nominato Commissario per l’emergenza.
Questo l’IBAN del conto corrente aperto presso UNIPOL BANCA intestato a “EMERGENZA TERREMOTO EMILIA-ROMAGNA” Partito Democratico Emilia-Romagna: IT02 N031 2702 4100 0000 000 1 494.
“Innanzitutto – ha esordito Stefano Bonaccini – vorrei ringraziare quanti hanno già effettuato un versamento al conto corrente per l’emergenza: alle 13 di oggi sono stati raccolti 380mila euro con 1700 donazioni singole. Inoltre il Pd dell’Emilia Romagna si è messo fin da subito a disposizione delle istituzioni e ha consegnato alla Protezione Civile tensostrutture solitamente utilizzate per le feste del partito. Altro esempio, i magazzini della festa di Modena adesso sono punto di stoccaggio per gli aiuti. La popolazione ha la determinazione per ripartire ma serve un sostegno da parte di tutti, per questo rinnoviamo l’appello alla generosità per contribuire alla ripresa”.
“Un partito – dice Andrea Manciulli – nasce anche dallo spirito di comunità e solidarietà. Questa mobilitazione la facciamo con grande partecipazione e impegno volendo darle continuità anche dopo che i riflettori si spengneranno. Stiamo cercando di moltiplicare le iniziative. Siamo molto legati all’Emilia e un pensiero lo rivolgiamo anche ai lavoratori e al mondo delle imprese. Il terremoto ha colpito zone tra le più brillanti e produttive del paese che proprio in queste settimane stanno vivendo momenti di grande difficoltà. L’auspicio è che le varie attività possano riprendere al più presto”.
“In tutte le feste del partito in Toscana – spiega Enrico Casini – che si svolgeranno in questi mesi, ci saranno serate dedicate e punti raccolta dove poter fare le donazioni. Inoltre, come è stato fatto già in queste settimane, verranno organizzate ancora cene specifiche il cui ricavato verrà devoluto per l’emergenza. Tutte le federazioni del Pd toscano, poi, si sono attivate per formare gruppi di acquisto per il parmigiano di aziende colpite direttamente dal sisma”.
Leggi anche Terremoto, Manciulli e Bonaccini rinnovano l’appello: “Aiutiamo la popolazione emiliana”
Terremoto, Manciulli e Bonaccini rinnovano
l’appello: “Aiutiamo la popolazione emiliana”



Per rinnovare l’appello all’impegno e alla partecipazione di tutti, i segretari del Pd Toscana e dell’Emilia Romagna, Andrea Manciulli e Stefano Bonaccini, domani venerdì 15 giugno a Firenze incontreranno i giornalisti con una conferenza stampa congiunta.
L’appuntamento è alle 13 nella sala del Gruppo Pd presso la sede del Consiglio regionale della Toscana in via Cavour, 4. Sarà presente anche Enrico Casini, responsabile organizzazione PD Toscana.
Si ricorda che il Partito Democratico dell’Emilia-Romagna, in accordo con la segreteria nazionale del partito e le unioni provinciali di Modena e Ferrara, all’indomani dei tragici terremoti del 20 e del 29 maggio, ha aperto un conto corrente dedicato alla raccolta fondi:
IT02 N031 2702 4100 0000 000 1 494
presso Unipol Banca
intestato “Emergenza terremoto Emilia Romagna – Partito Democratico Emilia-Romagna”
causale “Emergenza terremoto”.
Anche la Toscana ha messo e continua a mettere in campo tante iniziative di solidarietà.
“Le immagini e i racconti che arrivano dall’Emilia colpita dal terremoto bloccano le gambe e il pensiero – ha scritto nella sua lettera d’appello agli iscritti il segretario regionale del Pd Toscana Andrea Manciulli – Ci sono persone che hanno perso davvero tutto: i propri cari, la casa, il lavoro. E’ il momento di non far sentire sola la gente dell’Emilia. Per questo vi chiedo di organizzare al più presto iniziative e occasioni per raccogliere fondi a sostegno delle popolazioni emiliane. Facciamo sentire la vicinanza della Toscana. Non solo con le parole, ma con le azioni, come siamo abituati a fare. Diamoci da fare”.
Leggi anche Emergenza terremoto: raccolta fondia sostegno delle popolazioni colpite
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Per rinnovare l’appello all’impegno e alla partecipazione di tutti, i segretari del Pd Toscana e dell’Emilia Romagna, Andrea Manciulli e Stefano Bonaccini, domani venerdì 15 giugno a Firenze incontreranno i giornalisti con una conferenza stampa congiunta.
L’appuntamento è alle 13 nella sala del Gruppo Pd presso la sede del Consiglio regionale della Toscana in via Cavour, 4. Sarà presente anche Enrico Casini, responsabile organizzazione PD Toscana.
Si ricorda che il Partito Democratico dell’Emilia-Romagna, in accordo con la segreteria nazionale del partito e le unioni provinciali di Modena e Ferrara, all’indomani dei tragici terremoti del 20 e del 29 maggio, ha aperto un conto corrente dedicato alla raccolta fondi:
IT02 N031 2702 4100 0000 000 1 494
presso Unipol Banca
intestato “Emergenza terremoto Emilia Romagna – Partito Democratico Emilia-Romagna”
causale “Emergenza terremoto”.
Anche la Toscana ha messo e continua a mettere in campo tante iniziative di solidarietà.
“Le immagini e i racconti che arrivano dall’Emilia colpita dal terremoto bloccano le gambe e il pensiero – ha scritto nella sua lettera d’appello agli iscritti il segretario regionale del Pd Toscana Andrea Manciulli – Ci sono persone che hanno perso davvero tutto: i propri cari, la casa, il lavoro. E’ il momento di non far sentire sola la gente dell’Emilia. Per questo vi chiedo di organizzare al più presto iniziative e occasioni per raccogliere fondi a sostegno delle popolazioni emiliane. Facciamo sentire la vicinanza della Toscana. Non solo con le parole, ma con le azioni, come siamo abituati a fare. Diamoci da fare”.
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Protocollo legalità Sesto Fiorentino, Poli: “Da estendere a tutti i comuni del coordinamento metropolitano”
“Un grande risultato per la lotta contro le infiltrazioni criminali, per questo inviteremo i consiglieri del nostro partito a riproporre la mozione negli altri consigli comunali del coordinamento fiorentino”. Così Emiliano Poli, responsabile sicurezza e legalità Pd metropolitano Firenze, sulla mozione approvata ieri all’unanimità dal Consiglio comunale di Sesto Fiorentino, che propone al prefetto di Firenze l’istituzione di un protocollo di legalità volto a garantire maggiori verifiche preventive nelle assegnazioni di appalti pubblici. “La difesa dei principi di legalità rappresenta per noi una priorità, per questa ragione non possiamo che ringraziare per l’ottimo lavoro svolto il consigliere Pd Luigi Mattei, che ha proposto la mozione, il Pd di Sesto Fiorentino e il gruppo consiliare, per aver dato un supporto fondamentale”.
